Serie A

Chi è Luca Castellini, capo ultrà Verona e le dichiarazioni CHOC

capo ultrà Verona e le dichiarazioni CHOC


Non si fermano le polemiche sul nuovo episodio di razzismo ai danni di Mario Balotelli nel match disputatosi allo stadio Bentegodi tra Hellas Verona e Brescia. Intervistato da Radio Café dopo i ‘buu’ e i cori razzisti verificatisi domenica scorsa, il capo ultras gialloblù Luca Castellini, su cui pende il divieto di accesso allo stadio veronese per 10 anni, ha rincarato la dose sull’attaccante bresciano.

Le dichiarazioni di Castellini

“Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana, ma non potrà mai essere del tutto italiano”, ha dichiarato lo stesso Castellini e, in risposta alla domanda se la curva sia razzista o meno, ha aggiunto: “Ce l’abbiamo anche noi un negro in squadra, che ha segnato ieri, e tutta Verona gli ha battuto le mani”.

Ci sono problemi a dire la parola negro?”, ha concluso poi il capo della tifoseria. “Mi viene a prendere la Commissione Segre perché chiamo uno negro? Mi vengono a suonare il campanello?”.  “Noi abbiamo una cultura identitaria di un certo tipo, siamo una tifoseria che è dissacrante, che prende per il c… il giocatore pelato, quello con i capelli lunghi, il giocatore meridionale e il giocatore di colore, ma non lo fa con istinti politici o razzisti. Questo è folklore, si ferma tutto li'”.

Ennesima stoccata a Balotelli. “Balotelli, che è un giocatore finito, ha deciso ieri, spinto secondo me da qualcuno e qualcosa, a fare quella pagliacciata e a lanciare il pallone in curva”. “L’anno prossimo Balotelli non giocherà’ più a calcio, andrà in televisione a fare la prima donna. Appena è stato sotto la curva del Verona ha deciso di lanciare il pallone. Ha infamato Verona”.

I precedenti

Luca Castellini è molto attivo sui social networ. Non solo su Twitter, dove ha lamentato la chiusura della pagina vicina all’ultra destra italiana Il primato nazionale, ma è iscritto anche sulla versione russa di Facebook V-kontakt, grazie al quale è possibile oltrepassare la policy antirazzista del social di Mark Zuckerberg.

Nel paradossale curriculum di Castellini fioccano un comunicato a nome di FN del Nord Italia in difesa di Luca Traini, che ferì sei immigrati a Macerata, oltre che un arresto nel 2003: in quell’occasione partecipò au raid ai danni del fondamentalista islamico Adel Smith avvenuto in diretta durante una trasmissione tv di un’emittente veronese. In appello è stato assolto da ogni accusa.


Euro Calcio News spiega il mondo del calcio a tutti!