L’Europa League è stata sempre considerata come un campionato di Serie B, per via di un fascino inferiore rispetto alla Champions. La Coppa dalle grandi orecchie ovviamente ha un blasone diverso, ma anche l’Europa League negli anni ha saputo conquistarsi un’importanza sempre maggiore, tanto da diventare uno degli obiettivi primari dei partecipanti. Dalla stagione 2023/2024 subirà delle importanti modifiche, sia dirette che indirette, e che meritano dunque di essere approfondite.
Come cambierà l’Europa League dal 2024?
La UEFA ha deciso di rivoluzionare il format delle coppe europee a partire dalla stagione 2023-2024, e anche la Conference subirà importanti modifiche. Nello specifico, verranno aboliti i mini gironi e sostituiti da un girone unico, con un numero di partecipanti che dovrebbe raggiungere un totale di 36 squadre. I team si affronteranno in modalità “semi-campionato”: significa che alla fine dei giochi conterà la classifica, ma le squadre non si affronteranno tutte direttamente. I match saranno 8 per squadra, e verranno stabiliti dai sorteggi e dalla fascia di appartenenza.
La novità più importante riguarderà lo stop alle retrocessioni da una competizione all’altra. Questa scelta avrà un impatto significativo sia sull’Europa League sia sulla Conference League. In altre parole, le big europee eliminate al girone unico della Champions torneranno a casa, e non avranno la possibilità di rifarsi nelle competizioni inferiori. Da sottolineare che questo nuovo meccanismo renderà più equilibrate anche le scommesse Europa League, per un motivo molto semplice: non essendoci le eliminate ai gironi di Champions, le partite saranno nettamente più bilanciate. Lo stesso discorso, ovviamente, vale anche per la Conference League.
La decisione di eliminare gli “squali” verte proprio in questa direzione: consentire a chi si è guadagnato l’accesso alle competizioni inferiori di poterle vincere, senza per questo dover affrontare le corazzate eliminate dal girone unico della Champions. In sintesi, è una strategia che mira a rendere le competizioni europee più democratiche e soprattutto più bilanciate. Il che ha una valenza importante anche dal punto di vista economico, dato che la vittoria dell’Europa League porta in cassa cifre interessanti. Il bilancio delle “piccole”, dunque, non potrà che trarne vantaggio.
La predizione di Mourinho: stop ai casi in stile Siviglia
Mourinho non ha esattamente un ottimo rapporto con la UEFA, ma è riuscito comunque a predire cosa sarebbe accaduto. O forse è stato il massimo organo calcistico europeo a dargli ascolto. L’allenatore della Roma si era infatti lamentato del caso Siviglia, vittorioso diverse volte in Europa League dopo essere retrocesso dalla Champions League. Ebbene, con le nuove modifiche ai format delle coppe europee, casi come questo non potranno più ripetersi.
Come cambierà la Champions League dal 2024?
Come cambierà, invece, l’Europa dei grandi dal 2024? Verrà introdotto il girone unico a 36 squadre, dunque aumenterà il totale dei team che giocheranno la competizione (da 32 a 36, appunto). Le prime 8 della classifica entreranno direttamente agli ottavi di Champions, mentre dalla 9 alla 24esima posizione si giocheranno gli spareggi. Tutte le altre squadre, come anticipato più volte, verranno invece eliminate dalle competizioni europee.