La Serie A conta 20 squadre, e ogni squadra ha il proprio stadio di casa. Gli stadi sono ordinati per squadra, con dettagli su capienza e città.
- Atalanta: Gewiss Stadium (Bergamo)
Capienza: 21.300 posti. Conosciuto in precedenza come Stadio Atleti Azzurri d’Italia, è di proprietà dell’Atalanta dal 2017, un caso raro in Italia dove molti stadi sono pubblici. - Bologna: Stadio Renato Dall’Ara (Bologna)
Capienza: 38.279 posti. Inaugurato nel 1927 e intitolato a Renato Dall’Ara, ex presidente del club, è di proprietà del Comune di Bologna. - Cagliari: Unipol Domus (Cagliari)
Capienza: 16.416 posti. Conosciuto anche come Sardegna Arena, è uno stadio temporaneo inaugurato nel 2017, in attesa del nuovo stadio del Cagliari. - Como: Stadio Giuseppe Sinigaglia (Como)
Capienza: 13.602 posti. Situato vicino al Lago di Como, è di proprietà comunale e ospita le partite del Como, neopromosso in Serie A. - Empoli: Stadio Carlo Castellani (Empoli)
Capienza: 16.284 posti. Intitolato a un ex calciatore empolese, è di proprietà del Comune di Empoli. - Fiorentina: Stadio Artemio Franchi (Firenze)
Capienza: 43.147 posti. Uno degli stadi storici d’Italia, di proprietà comunale, è stato rinnovato per i Mondiali del 1990. - Genoa: Stadio Luigi Ferraris (Genova)
Capienza: 33.205 posti. Conosciuto come Marassi, è il più antico stadio d’Italia ancora in uso (inaugurato nel 1911) ed è condiviso con la Sampdoria, anche se quest’ultima è retrocessa in Serie B. - Hellas Verona: Stadio Marcantonio Bentegodi (Verona)
Capienza: 39.211 posti. Di proprietà comunale, ospita anche il Chievo Verona (quando gioca in categorie superiori). - Inter: Stadio Giuseppe Meazza (Milano)
Capienza: 75.923 posti. Conosciuto come San Siro, è lo stadio più capiente d’Italia. Di proprietà del Comune di Milano, è condiviso con il Milan. - Juventus: Allianz Stadium (Torino)
Capienza: 41.507 posti. Primo stadio di proprietà di un club in Italia (della Juventus), inaugurato nel 2011, è un modello di modernità con strutture annesse come il J-Museum. - Lazio: Stadio Olimpico (Roma)
Capienza: 70.634 posti. Condiviso con la Roma, è di proprietà di Sport e Salute S.p.A. ed è il secondo stadio più capiente d’Italia. - Lecce: Stadio Ettore Giardiniero – Via del Mare (Lecce)
Capienza: 31.533 posti (omologati su 40.670 totali). Di proprietà comunale, è stato ristrutturato nel 2019 per le Universiadi. - Milan: Stadio Giuseppe Meazza (Milano)
Capienza: 75.923 posti. Come per l’Inter, gioca a San Siro, un’icona del calcio italiano che ha ospitato anche eventi internazionali e concerti. - Monza: U-Power Stadium (Monza)
Capienza: 16.917 posti. Conosciuto anche come Brianteo, è di proprietà comunale ma è stato ristrutturato dopo l’acquisizione del Monza da parte di Berlusconi. - Napoli: Stadio Diego Armando Maradona (Napoli)
Capienza: 54.726 posti. Precedentemente chiamato San Paolo, è di proprietà del Comune di Napoli ed è stato rinnovato per i Mondiali del 1990 e le Universiadi 2019. - Parma: Stadio Ennio Tardini (Parma)
Capienza: 22.352 posti. Intitolato a Ennio Tardini, ex presidente del Parma, è di proprietà comunale ed è stato costruito negli anni ‘20. - Roma: Stadio Olimpico (Roma)
Capienza: 70.634 posti. Condiviso con la Lazio, è un punto di riferimento per il calcio romano e ospita anche eventi come il Sei Nazioni di rugby. - Torino: Stadio Olimpico Grande Torino (Torino)
Capienza: 27.958 posti. Di proprietà comunale, è stato rinnovato per le Olimpiadi Invernali del 2006 e ospita le partite del Torino FC. - Udinese: Bluenergy Stadium (Udine)
Capienza: 25.144 posti. Conosciuto anche come Stadio Friuli, è di proprietà dell’Udinese, che lo ha acquistato e ristrutturato negli ultimi anni. - Venezia: Stadio Pier Luigi Penzo (Venezia)
Capienza: 11.150 posti. Situato nell’isola di Sant’Elena, è uno degli stadi più suggestivi d’Italia, anche se tra i più piccoli della Serie A. Di proprietà comunale.
Considerazioni
La maggior parte degli stadi italiani è di proprietà pubblica (comuni o enti come Sport e Salute), con poche eccezioni come l’Allianz Stadium (Juventus), il Gewiss Stadium (Atalanta), e il Bluenergy Stadium (Udinese). Questa caratteristica riflette un ritardo strutturale del calcio italiano rispetto ad altri campionati europei, dove gli stadi di proprietà sono più comuni e spesso più moderni. Molti impianti, come il Franchi di Firenze o il Tardini di Parma, risalgono a decenni fa e sono stati solo parzialmente rinnovati, spesso in occasione di eventi come i Mondiali del 1990.