Il 14 maggio 2025, lo Stadio Olimpico di Roma è stato il palcoscenico di una notte storica per il Bologna FC, che ha conquistato la Coppa Italia battendo l’AC Milan per 1-0 nella finale della stagione 2024/2025, grazie a un gol decisivo di Dan Ndoye al 53’. È stata la prima vittoria in questa competizione per i rossoblù dal lontano 1974, un trionfo che non solo ha scritto una nuova pagina nella storia del club, ma ha anche generato un impatto economico e sportivo significativo. Ma quanto vale, in termini concreti, vincere la Coppa Italia? Analizziamo i ricavi e i benefici che il Bologna ha ottenuto da questa impresa.
Indice dei paragrafi
Il trionfo sportivo: un’impresa storica
La finale contro il Milan è stata una battaglia intensa, con il Bologna che ha dimostrato solidità difensiva e cinismo in attacco. La formazione di Vincenzo Italiano, schierata con un 4-2-3-1, ha saputo contenere le stelle rossonere come Rafael Leao e Christian Pulisic, capitalizzando al meglio l’occasione creata da Ndoye. La vittoria non è stata solo un exploit isolato, ma il coronamento di un percorso impressionante: i rossoblù hanno eliminato Monza (4-0), Atalanta (1-0) ed Empoli (5-1 complessivo) per arrivare alla finale, mostrando una crescita costante sotto la guida tecnica di Italiano e la visione strategica del direttore sportivo Giovanni Sartori.
Per il Bologna, questo trofeo rappresenta molto più di un semplice titolo. È il ritorno a una ribalta che mancava da decenni, un’affermazione di competitività in un calcio italiano dominato da grandi piazze. Ma oltre al prestigio, la vittoria porta con sé benefici economici immediati e opportunità a lungo termine.
Il premio economico: 7,1 milioni di euro e oltre
Secondo i dati riportati da Calcio & Finanza, il Bologna, come vincitore della Coppa Italia 2025, si è assicurato un premio di circa 7,1 milioni di euro. Questo importo deriva principalmente dal nuovo accordo di trasmissione con Mediaset, che ha investito 58 milioni di euro all’anno per i diritti esclusivi della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana per il triennio 2024-2027. La cifra esatta potrebbe aumentare leggermente una volta contabilizzati i ricavi dai diritti TV internazionali, che saranno definiti a fine stagione.
Ma i 7,1 milioni sono solo la punta dell’iceberg. Il Bologna ha accumulato ulteriori introiti nelle fasi precedenti del torneo: 400.000 euro per gli ottavi di finale, 850.000 euro per i quarti e 1,7 milioni per le semifinali. Sommando queste cifre, il percorso in Coppa Italia ha fruttato al club un totale di circa 9,05 milioni di euro in premi diretti. Un’entrata significativa per un club che, pur in crescita, non dispone delle risorse finanziarie di colossi come Juventus, Inter o Milan.
I ricavi da botteghino: un Olimpico sold-out
La finale ha registrato il tutto esaurito allo Stadio Olimpico, con 68.500 spettatori e un incasso record di oltre 5,5 milioni di euro, il più alto mai registrato per una finale di Coppa Italia disputata in gara secca a Roma. I tifosi del Bologna, occupanti la Curva Nord e i settori adiacenti, hanno risposto in massa, acquistando circa 30.000 biglietti. Con prezzi che variavano dai 40 euro delle curve ai 220 euro della Tribuna Monte Mario, il club ha beneficiato di una quota significativa di questi introiti, suddivisa con la Lega Serie A e l’AC Milan. Inoltre, la coreografia spettacolare organizzata dalla Curva Andrea Costa, finanziata con una raccolta fondi di quasi 16.000 euro, ha amplificato la visibilità del brand Bologna, rafforzando il legame con la tifoseria.
Benefici indiretti: Europa e visibilità
Oltre ai premi in denaro, la vittoria della Coppa Italia garantisce al Bologna l’accesso diretto alla UEFA Europa League per la stagione 2025/2026, a meno che il club non si qualifichi per la Champions League tramite il campionato. Questo traguardo è cruciale: la partecipazione alle competizioni europee porta ulteriori introiti da premi UEFA, sponsorizzazioni e botteghino, oltre a un aumento della visibilità internazionale. Nella stagione 2024/2025, il Bologna ha già disputato la Champions League, tornando nell’élite europea dopo 60 anni, e la conquista della Coppa Italia consolida la sua posizione come club emergente nel panorama continentale.
La vittoria ha anche un impatto sul valore del brand. La maggiore esposizione mediatica, amplificata dalla trasmissione in diretta su Canale 5 e dalle piattaforme internazionali come Paramount+ negli Stati Uniti, attira nuovi sponsor e partner commerciali. Inoltre, il trionfo può incrementare le vendite di merchandising, con maglie e gadget rossoblù che diventano simboli di una stagione memorabile. Questi effetti indiretti, pur difficili da quantificare nell’immediato, rappresentano un investimento nel futuro del club.
Il “bicho” promesso da Saputo
Un dettaglio curioso emerso prima della finale è la promessa del presidente Joey Saputo: secondo la Gazzetta dello Sport, il patron rossoblù avrebbe offerto un bonus di circa 110.000-120.000 euro per giocatore in caso di vittoria. Questo incentivo, noto come “bicho” nel gergo calcistico, ha probabilmente motivato ulteriormente la squadra, ma rappresenta anche una spesa aggiuntiva per il club. Con una rosa di circa 25 giocatori, il costo totale di questi bonus si aggirerebbe tra i 2,75 e i 3 milioni di euro, un investimento che il Bologna può coprire grazie ai ricavi generati dalla Coppa Italia.
Prospettive future: la Supercoppa e oltre
Il successo in Coppa Italia qualifica il Bologna alla Supercoppa Italiana 2026, che si disputerà in formato Final Four insieme a Inter, Napoli e al vincitore del campionato. Questo torneo, anch’esso trasmesso da Mediaset, offre ulteriori opportunità di guadagno e prestigio. Inoltre, la vittoria rafforza la posizione di Vincenzo Italiano, il cui lavoro è stato elogiato per aver portato il Bologna a competere con le big nonostante una rosa meno costosa rispetto a quella del Milan. La sua permanenza potrebbe essere un fattore chiave per consolidare i successi futuri.
Conclusione: un trionfo che vale milioni
Vincere la Coppa Italia 2025 ha portato al Bologna un bottino immediato di circa 9,05 milioni di euro in premi, a cui si aggiungono la quota dell’incasso record dello Stadio Olimpico e i benefici indiretti legati alla qualificazione in Europa League, alla Supercoppa e alla crescita del brand. Sebbene i bonus promessi da Saputo rappresentino un costo, l’impatto economico complessivo è nettamente positivo, senza contare il valore intangibile di un trofeo che riporta Bologna nell’élite del calcio italiano dopo 51 anni.
Questa vittoria non è solo un traguardo sportivo, ma un volano per il futuro del club. Con una gestione oculata, il Bologna può reinvestire questi ricavi in infrastrutture, talenti e sviluppo, puntando a stabilizzarsi come forza di primo piano in Serie A e in Europa. Per i tifosi rossoblù, il 14 maggio 2025 rimarrà una data indimenticabile, e per il club un punto di svolta verso nuovi orizzonti.