Pezzotto
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Pezzotto: sanzioni previste. Quanto costa e dove si compra


Senti spesso la parola “Pezzotto” magari come battuta, magari come soluzione alternativa al calcio visto in tv o altri contenuti. E ogni volta ti chiedi “ma cos’è esattamente questo Pezzotto”? Come funziona? Quanto costa? Dove si compra? È illegale? Quali sanzioni si rischiano? Se hai uno di questi dubbi, sei capitato sull’articolo giusto.

Potresti essere arrivato qui anche solo per scoprire la risposta alle nuove sanzioni previste per gli utilizzatori. Quindi, se già conosci il pezzotto e se lo stai utilizzando attualmente per sfuggire ai costi esorbitanti dello streaming pay-per-view, sii pronto ad accettare le novità e magari ripensare alla tua scelta di utilizzo.

Nelle prossime righe approfondiremo l’argomento cercando di debellare ogni tipo di dubbio che hai. Ancora oggi, il fenomeno “Pezzotto” non si è placato e anzi, in alcune zone d’Italia è una vera istituzione, con conseguente utilizzo massivo di tale tecnologia. Campania, Molise e Lombardia sono le top 3 regioni di utilizzo. Buona lettura.



Il Pezzotto: come funziona la tecnologia che c’è dietro

Il termine “Pezzotto” (come lo chiamano i campani) non è altro che un decoder IPTV, o più tecnicamente chiamato Box Android, in grado di mostrare in chiaro molteplici canali di pay-tv criptati, il tutto pagando pochissimi euro al mese di abbonamento (al posto di decine o centinaia di euro che servirebbero per degli abbonamenti regolari su Sky, Dazn, Infinity+, Prime Video, Netflix, Disney+, Now tv e altri ancora…).

Si tratta assolutamente di pirateria che va contro la legge e il diritto d’autore ma ribadiremo quest’ultimo dettaglio nella sezione finale dell’articolo, dedicata ai rischi e alle sanzioni per l’utilizzo di questa tecnologia. Vediamo ora più nei dettagli come funziona il tutto.

Partite di calcio e film gratis, senza un abbonamento legittimo, sono le principali motivazioni che spingolo migliaia di utenti all’anno ad utilizzare questo sistema alternativo. Dal punto di vista tecnologico, il funzionamento del pezzotto si basa sull’IPTV pirata (Internet Protocol Television), una forma di streaming che distribuisce contenuti video via internet anziché tramite canali tradizionali come il digitale terrestre o il satellite.



Ecco come funziona tecnicamente:

Sorgente del segnale

Il segnale televisivo viene originariamente catturato da abbonamenti legittimi a servizi come Sky, DAZN, Prime Video, ecc. Questi abbonamenti sono spesso acquisiti da un singolo utente o da gruppi di pirati che poi utilizzano apparecchiature speciali per decriptare il segnale.

Server di redistribuzione

Una volta decriptato, il segnale video viene trasmesso in tempo reale a server centralizzati che fungono da hub di ridistribuzione. Questi server sono spesso situati in Paesi con leggi meno rigide in merito alla pirateria o nascosti dietro reti anonime (ad esempio, VPN o Tor) per evitare il tracciamento.

Distribuzione tramite IPTV

I contenuti vengono distribuiti tramite streaming IP, sfruttando la tecnologia IPTV. Il flusso video può essere trasmesso direttamente su dispositivi abilitati, come box IPTV, smart TV, computer, o smartphone. Gli utenti che utilizzano il pezzotto accedono ai contenuti illegalmente attraverso abbonamenti pirata venduti a prezzi notevolmente ridotti rispetto ai servizi legali.

Dispositivi solitamente utilizzati venduti come “pezzotto”

  • Set-top box: sono dispositivi preconfigurati, spesso venduti illegalmente con software e applicazioni pirata installate, che permettono la visione dei canali attraverso una connessione internet.
  • Software pirata: esistono app o software che consentono di configurare dispositivi comuni come smart TV, computer o tablet per ricevere questi flussi IPTV. Alcuni sono disponibili su piattaforme non ufficiali, e talvolta mascherati da applicazioni legittime.

Sicurezza e anonimato

I fornitori di IPTV illegale utilizzano diverse tecnologie per nascondere le loro operazioni. Queste possono includere:

  • Server proxy e VPN: per offuscare l’origine dei flussi, si utilizzano server intermedi o reti private virtuali (VPN) che rendono difficile per le autorità tracciare le fonti dei contenuti pirata.
  • Crittografia: alcuni server utilizzano protocolli di crittografia avanzata per nascondere il traffico, rendendo difficile intercettare e chiudere i flussi illegali.

Fino a qui ci siamo? Una tecnologia potente e illegale in grado di danneggiare in modo importante le finanze dei maggiori siti web e pay tv che trasmettono il grande calcio, soprattutto la serie A.



Approfondimento: la lotta contro il pezzotto

Negli ultimi anni, i provider legittimi e le autorità governative hanno intensificato gli sforzi per contrastare l’uso del pezzotto. Tecniche avanzate di blocco dei flussi IPTV, monitoraggio dei server pirata e operazioni di polizia internazionale hanno portato alla chiusura di molte reti illegali.

Eppure se ne fa ancora un gran parlare. Noi di EuroCalcioNews, in quanto professionisti e amanti delle partite in tv abbiamo riscontrato negli ultimi tempi un enorme malcontento negli utenti circa lo streaming delle gare di serie A e calcio internazionale. Nella maggior parte, il motivo è legato al costo dei servizi e il pezzotto, soprattutto in certe regioni, è la chance di vedere il calcio senza dover andare in difficoltà economiche nei mesi.

La situazione si è evoluto sempre di più… approfondiamo.

Rischi e sanzioni automatiche per utilizzo del Pezzotto

La lotta contro il fenomeno del “pezzotto” ha registrato importanti sviluppi con l’introduzione di nuove misure e sanzioni. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha stretto un protocollo con la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Roma per contrastare efficacemente la pirateria audiovisiva. Una delle principali novità riguarda la possibilità di identificare gli utenti che utilizzano IPTV illegali e di sanzionarli con multe che possono arrivare fino a 5.000 euro. I dati identificativi degli utenti saranno messi a disposizione delle autorità giudiziarie, facilitando l’applicazione delle sanzioni in modo più rapido e automatico.

Il fenomeno del pezzotto, legato principalmente allo streaming illegale di eventi sportivi e contenuti audiovisivi, rappresenta un danno economico significativo per il settore, con la Serie A che ha stimato una perdita di circa 285 milioni di euro a stagione. Tuttavia, le nuove tecnologie, come il “Piracy Shield“, promettono di rendere più efficace la lotta alla pirateria digitale, bloccando rapidamente i flussi pirata e scoraggiando l’uso di VPN per aggirare i controlli.

Le sanzioni non si limitano solo agli utenti finali: chi distribuisce questi contenuti illegalmente rischia pene pecuniarie fino a 15.000 euro, oltre a possibili detenzioni fino a tre anni.

Questa stretta normativa segna una fase cruciale nella battaglia contro il pezzotto, riflettendo l’impegno crescente delle autorità per proteggere i diritti d’autore e tutelare i ricavi del mondo dello sport e dello spettacolo.

Chi utilizza questa tecnologia è complice di chi ne trae un profitto dalla vendita della stessa per la violazione dei diritti d’autore, associati a tutte le aziende che lavorano nel mondo dell’intrattenimento e producono contenuti multimediali. Di recente la Guardia di Finanza di Roma è riuscita a rintracciare 6000 abbonati irregolari ad un “Pezzotto” e hanno provveduto alla confisca dei server, denunce penali e 1000€ di multa a testa, a tutti gli utilizzatori.

Rispetto a chi utilizza siti di streaming calcio per vedere una singola partita, l’impiego di un Pezzotto TV può rappresentare una violazione molto più importante e sanzionata dalla legge. Ecco perchè anche chi la sfrutta a pagamento viene coinvolto spesso nell’illecito fatto, con condanne penali e multe salate annesse.

Sicuramente tornando indietro, tutte le persone coinvolte avrebbero preferito abboanrsi a Dazn piuttosto che ottenere una denuncia penale e una multa da 1000€ per utilizzo di una IPTV, che dite?



Come attivare il Pezzotto in TV

Ma torniamo all’operatività perché le info ve le vogliamo dare complete poi starà a voi decidere come comportarsi con tutti i rischi e gli oneri del caso.

Come abbiamo capito nelle precedenti righe, il funzionamento del Pezzotto è parecchio semplice, si collega un decoder illegale alla propria TV, dentro al decoder vi è un software che permette di consumare contenuti piratati e dopo l’implementazione si sarà in grado guardare le principali pay-tv italiane ed estere e siti di streaming per film e sport a pagamento. Il tutto in modo illegale e ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello reale di mercato.

I passaggi dell’attivazione possono essere formulati così:

  • Acquisto di un set-top box: chi vorrà farne uso acquisterà un dispositivo preconfigurato, solitamente un box Android o un decoder IPTV. Questi dispositivi vengono venduti illegalmente con software pirata già installato.
  • Installazione di app pirata: attraverso il box o la smart TV, l’utente installerà app di IPTV illegale, che possono essere trovate su piattaforme non ufficiali o scaricate da siti web illeciti. Queste app contengono liste di canali che trasmettono contenuti protetti da copyright.
  • Acquisto di abbonamenti pirata: l’utente acquisterà un abbonamento illegale, spesso attraverso canali Telegram o WhatsApp, dove riceverà successivamente credenziali di accesso per sbloccare i canali criptati. Gli abbonamenti illegali sono venduti a prezzi notevolmente inferiori rispetto ai servizi legali.
  • Configurazione: il sistema verrà configurato inserendo il link M3U (che contiene le liste dei canali) fornito dall’operatore pirata. Una volta attivato, il dispositivo permetterà la visione di contenuti illegali, come partite di calcio, film e serie TV.

Dietro a questa tecnologia c’è purtroppo un mercato molto florido con la criminalità organizzata che gestisce la vendita dei decoder in tutta Italia. Milioni di utenti indignati per gli alti prezzi delle pay-tv purtroppo, per risparmiare, cedono alla tentazione di una IPTV danneggiando il sistema calcio. Il prezzo di visione è la cosa che più impatta sulla decisione finale.



Quanto costa il Pezzotto

I servizi di IPTV pirata vengono venduti tramite canali clandestini, spesso attraverso gruppi di Telegram, WhatsApp, o siti web illeciti. Gli abbonamenti sono offerti a prezzi molto inferiori rispetto ai servizi legittimi, solitamente dai 10 ai 15 euro al mese.

Volendo conteggiare “a spanne” tutti gli abbonamenti che questa tecnologia può mettere a disposizione gratis, in una soluzione unica, a tutti gli utenti, se acquistati singolarmente dalle aziende ufficiali, ci vorrebbero circa 300 euro al mese. Il costo medio di un Pezzotto è invece di 12 euro al mese, più 60€ per il decoder base, un gran bel risparmio vero? Circa 2 milioni di utenti utilizzano annualmente questa tecnologia per un giro d’affari che si stima essere superiore ai 200 milioni di euro. Utenti che se convertiti in clienti Dazn porterebbero un’indotto all’azienda stessa di quasi 1 miliardo di euro. Che impatto, vero?

Leggi anche: lista canali veezie | netflix gratis 



Dove comprare il Pezzotto

Ma se si volesse comprare questo decoder dove si dovrebbe andare? Come potete ben immaginare, la vendita di questo prodotto non può avvenire alla luce del sole per la sua natura illecita. Su Amazon ancora non lo vendono ahah.

Di solito si utilizzano delle app di messaggistica come Telegram per far incontrare domanda e offerta, con appositi gruppi che smerciano tali prodotti e “offerte”. Esistono anche siti internet completamente dedicati all’argomento con guide per l’installazione del prodotto e una sorta di “assistenza” per i neofiti.

Anche i social networks in generale possono rappresentare delle vere e proprie piazze di smercio per la compravendita di codici atti a baipassare i sistemi criptati delle pay-tv. Ma attenzione a voler per forza usufruire di tali “servizi” perché i rischi e le sanzioni possono essere molto pesanti come abbiamo già visto in precedenti paragrafi.

Al vertice c’è sempre la criminalità organizzata, dunque acquistare uno di questi aggeggi significa proprio finanziare un sistema criminale italiano già collaudato e difficile da abbattere. Tante inchieste televisive sono già state condotte su “questi prodotti”… Le Iene, Striscia La Notizia hanno condotto i servizi più virali. Ad oggi sembra che l’AgCom abbia alzato la testa con le sanzioni annunciate. Dunque non ci resta che attendere sviluppi su questo mondo.



 

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Dazn Pezzotto streaming pirata serie A

La serie A attira ogni mese 30 milioni di ricerche mensile su Google. Gli utenti che seguono attivamente il campionato maggiore italiano sono circa 10 milioni solo in Italia, poi ci sono tutti gli italiani all’estero. Insomma, il pubblico rimane, la fede calcistica rimane, la voglia di pagare grandi cifre per seguire il calcio invece sta scomparendo, lasciando spazio all’arrivo dello streaming pirata.

Interessi che si scontrano a discapito del libero mercato e del diritto d’autore. Potremmo definirla la “Guerra del Pezzotto” come da titolo della nostra copertina. Starne alla larga è la mossa più saggia che possiate fare da utenti e amanti del calcio, date retta ad EuroCalcioNews.

Siti alternativi

La Champions League è l’evento sportivo più visto dagli italiani con tecnologie illecite o siti di streaming gratis, anch’essi poco legit. Sicuramente, rispetto all’impiego di un pezzotto che comprende la violazione dei diritti d’autore su molteplici piattaforme, guardare qualche partita da un sito di streaming gratis comporta problemi meno gravi e quindi nell’illecito, potrebbe essere la “soluzione” meno peggio. Questi i siti più utilizzati in Italia per il calcio: Starlive calcio | Calcio Ga | Pepperlive.

Leggi la nostra guida definitiva sui siti di streaming calcio gratis.

Quasi scontato dire che noi siamo i primi ad essere contro la pirateria online perché sul lungo termine rovina il calcio italiano e internazionale e sottrae risorse economiche al mercato (vero). Quindi ragionate sempre sulle scelte che fate e abbonatevi solo a pay-tv e siti di streaming ufficiali e autorizzati a trasmettere certi contenuti.



Andiamo in profondità nel sistema calcio per scoprire informazioni che molti ignorano ma che vorrebbero sapere.