Calcio Ga resiliente? Abbiamo notato purtroppo la presenza di un’altra variante appena nata, La serie A dovrà continuare la sua battaglia contro “Calcio.Pub”.
Nota importante: l’accesso o la fruizione di contenuti sportivi senza licenza viola il diritto d’autore. Questo articolo ha finalità informative e sconsiglia espressamente l’uso di tali siti.
Indice dei paragrafi
- 1 La risposta delle autorità e della Lega Serie A: come funziona il blocco “live”
- 2 Campagne e azioni: dal #STOPIRACY agli accordi con le piattaforme
- 3 “È tornato davvero?” Perché i “nuovi indirizzi” spuntano di continuo
- 4 Perché evitare assolutamente i siti non autorizzati
- 5 Le alternative legali per vedere il calcio in Italia
- 6 Conclusione: informarsi sì, ma scegliere solo il legale
La risposta delle autorità e della Lega Serie A: come funziona il blocco “live”
Dal 2023 l’Italia ha inasprito la lotta contro lo streaming illegale in diretta degli eventi sportivi. Con la delibera AGCOM 189/23/CONS, il regolamento antipirateria è stato aggiornato introducendo una procedura di blocco rapido dei flussi durante l’evento live. Questo si è tradotto nella piattaforma Piracy Shield, operativa dal 2024, che consente ai titolari dei diritti (come Lega Serie A, DAZN, Sky) di far bloccare in pochi minuti domini, IP e CDN “sorgenti” intercettati mentre trasmettono illegalmente.
Un tassello chiave è stata anche la donazione del software “Piracy Shield” alla stessa AGCOM da parte della Lega Serie A (delibera 190/23/CONS), a conferma di un impegno diretto e strutturale del mondo del calcio nella messa a terra della tecnologia di contrasto.
Nel 2025, inoltre, il perimetro di Piracy Shield è stato esteso oltre lo sport a tutti gli eventi live (es. talent/show), rafforzando l’infrastruttura regolatoria e tecnica contro i flussi non autorizzati su larga scala.
Campagne e azioni: dal #STOPIRACY agli accordi con le piattaforme
Parallelamente ai blocchi, la Lega Serie A ha intensificato la comunicazione pubblica (#STOPIRACY – “La pirateria uccide il calcio”), ricordando anche i rischi legali per gli utenti che fruiscono di contenuti pirata.
Sul fronte delle piattaforme social, nel dicembre 2024 la Serie A ha annunciato una collaborazione con Meta (Facebook/Instagram) per rimuovere più rapidamente i flussi illegali pubblicati o rilanciati sui social. L’obiettivo è proteggere il valore dei diritti tv (DAZN e Sky) e intervenire in near-real time su segnalazioni e rimozioni.
Nel 2025 si è poi parlato di azioni risarcitorie nei confronti degli utenti che fruiscono consapevolmente di servizi illegali (il cosiddetto “pezzotto”), un segnale di ulteriore irrigidimento, oltre alle sanzioni amministrative già previste.
Infine, le operazioni internazionali congiunte (forze dell’ordine, ACE, broadcaster) hanno portato allo smantellamento di reti pirata con numeri enormi di utenti e danni stimati per miliardi di euro, confermando che il fenomeno è industriale e non “artigianale”.
“È tornato davvero?” Perché i “nuovi indirizzi” spuntano di continuo
La natura usa-e-getta dei domini è il motivo per cui riappaiono spesso titoli come il nostro “Calcio.Pub è tornato? Nuovo indirizzo”. In pratica:
i domini “pirata” vengono oscurati dai provider su ordine AGCOM durante i live;
i gestori riaprono velocemente su nuovi domini o mirror (anche con ccTLD esotici);
i blocchi si aggiornano continuamente, ma gli annunci “siamo tornati qui” alimentano il traffico organico/telegram e la percezione di “resurrezioni”.
Questa gara di velocità è comune a molti circuiti non autorizzati e non significa affatto che il servizio sia legale o stabile; anzi, l’instabilità è parte del meccanismo di elusione dei blocchi. Una pagina come calcio.pub che spinge sul “nuovo indirizzo — entra qui” illustra proprio questo schema.
Perché evitare assolutamente i siti non autorizzati
Oltre alle implicazioni legali, i siti/mirror non autorizzati espongono spesso l’utente a:
malware, tracciamenti aggressivi, pop-up e scam;
furti di credenziali e carte via annunci/fake player;
qualità video instabile, ritardi, improvvisi down durante partite decisive.
Le stesse campagne della Lega Serie A ricordano che anche gli utenti finali possono incorrere in conseguenze economiche e, in casi gravi, penali.
Le alternative legali per vedere il calcio in Italia
Per seguire la Serie A e il calcio internazionale in alta qualità e senza rischi, le opzioni legali (in base ai diritti in vigore) includono tipicamente:
DAZN (diritti principali Serie A in Italia);
Sky/Now (selezione di match e competizioni);
piattaforme/emittenze ufficiali per coppe e campionati esteri (UEFA, ecc.);
bar/pub e spazi autorizzati con regolari abbonamenti business.
In aggiunta ai blocchi e alle operazioni di polizia, l’ecosistema ufficiale continua a stringere partnership tecniche per rimuovere in fretta i flussi illegali sui social, così da tutelare l’esperienza degli abbonati e il valore del prodotto calcio.
Conclusione: informarsi sì, ma scegliere solo il legale
La storia di “Calcio.Pub” (e dei suoi cloni come i vecchi “calcio-ga”/“.tw”) è un caso scolastico di pirateria a specchio, che sopravvive ruotando domini e canali di comunicazione. La realtà è che i blocchi oggi sono più rapidi ed estesi (Piracy Shield), le operazioni internazionali più incisive, e la pressione legale verso chi offre e anche verso chi consuma contenuti pirata è in aumento. Per vedere il calcio in serenità, qualità e sicurezza, la scelta giusta resta una sola: usare piattaforme e canali ufficiali.